“Ho iniziato a raccontare le favole qualche anno fa. A Penelope piace molto. E ho pensato che avrei dovuto raccontarle la mia.”
Esce oggi 30 ottobre HITSTORY, la grande collezione di successi di GIANNA NANNINI. Brani della storia, sei brani inediti e Un’estate italiana remake che annunciano il nuovo corso artistico della cantautrice di Siena: gli arrangiamenti sono molto più scarni e la straordinaria voce di Gianna è sempre più centrale per introdurci al nuovo universo creativo dell’artista, per presentarci il sound dello stil novo.
HITSTORY include 32 brani nella versione Standard e 45 brani nella versione Deluxe, che contiene anche il GIOCAGIANNA, con il tabellone che riprende il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, da lui gentilmente concesso per dare forma al percorso visivo che ripercorre attraverso le immagini la straordinaria carriera della rocker italiana più celebrata all’estero.
“I tre album di HITSTORY versione Deluxe compongono un trittico della mia storia di successi, a cui ho voluto aggiungere sei brani inediti e ‘Un’estate italiana remake’”, rivela Gianna. “È la storia della mia musica che si affianca alla storia di alcune delle più belle canzoni italiane che ho proposto da poco con ‘Hitalia’. Per creare un continuum con l’album precedente, dedicato alla storia della grande canzone italiana, per HITSTORY ho voluto le canzoni che hanno avuto più successo ma anche quelle che ho scritto e che mi piacciono particolarmente.”
HITSTORY segue il grande successo di Hitalia (triplo disco di platino) ed è la favola di una grande artista. La storia di una ragazza rock e piena di talento che negli anni con la sua voce unica, con la sua musica frutto di una costante ricerca di nuove sonorità, e con i suoi testi, ha conquistato il pubblico di tutta Europa. “Ho deciso di raccontare la mia storia ‘da viva’. Spesso queste operazioni si fanno ‘da morta’. E perché? La mia è una bella storia e la voglio poter raccontare io, da viva.”
L’album si apre con Vita Nuova, scritta da Gianna con Pasquale Panella. Il brano, dai versi dall’eco dantesco, anticipa il nuovo corso artistico che pone la voce di Gianna sempre più al centro e che ha anticipato l’uscita dell’album. Accompagnato da un video che mostra per la prima volta le immagini di una giovanissima Gianna, “Vita Nuova” è un appello, un manifesto di come si vive l’amore oggi, la fotografia della tendenza a “stil-novizzare” i nostri sentimenti. “È un canzone che riflette molto il momento che vivo, e anche la mia ‘Vita Nuova’ di rockstar e di mamma. È un esempio di romanza Pucciniana nel mio stile. L’ho scritto con la collaborazione di Pasquale Panella, un poeta dei nostri tempi. Pasquale è uno che non ha paura della melodia e innesca sempre nella linea melodica del brano, dei versi che esaltano la musica e la voce.”
Il clima musicale cambia completamente con Tears, il secondo nuovo inedito di HITSTORY in perfetto stile Nannini sui rapporti che si interrompono, che lasciano lacrime “sole”. “Tears” – scritta da Gianna, che in questa occasione torna a collaborare con Isabella Santacroce – già dal primo ascolto risulta quasi una colonna sonora di un film in cui si riflette e si soffre sulla perdita di un rapporto tra due persone. “’Tears’ è quel non confrontarsi, quel tenere chiuso tutto dentro; è il bloccare le nostre emozioni, che porta all’incomprensione, ad abbandonare le cose belle, a cercare la solitudine.”
Amica mia segna una nuova occasione di collaborazione con Tiziano Ferro dopo il successo di Nostrastoria (Inno, 2013) , ed è una canzone dedicata al grande tema dell’amicizia, alla solidità di un rapporto che ti consente di infondere fiducia a un’amica o a un amico, qualunque sia la sua condizione. “Amica mia” parla anche della bellezza della diversità tra le persone. Del fascino di imparare ad amare le proprie differenze. “Originariamente si chiamava ‘Sei’ nel senso dell’accettazione di se stessi, di capire chi siamo, di accettare le nostre differenze, e di non sentirsi soli per questo. È un concetto che ho voluto condividere con Tiziano Ferro che col suo speciale linguaggio ha dato un valore aggiunto alla canzone.”
Mama, il quarto inedito del progetto, è in tutti i sensi un’opera d’arte. Nella sua forma originaria era la “scultura vocale” che dialogava con l’opera di Michelagelo Pistoletto nell’installazione Terzo Paradiso, proposta in occasione di varie esposizioni nazionali ed internazionali. Ora, per HITSTORY, “Mama” si sviluppa e diventa una vera e propria canzone. “’Mama’ è il mio sguardo verso l’infinito della nostra musica, è una canzone che deve incoraggiare la nostra esistenza nel meraviglioso Mediterraneo dove abbiamo la fortuna di vivere e di essere nati. In questo momento di forte immigrazione il bacino del Mediterraneo è strategico nella nostra crescita culturale. È un fatto importante che spesso tendiamo a sottovalutare. La potenza degli archi esalta questa musica che ho scritto nel 2010 mentre Penelope viveva dentro di me, anzi penso che in qualche modo l’abbia scritta lei, come se fosse una ninna nanna cantata dal punto di vista di un bambino.”
Ciao amore ciao è il celebre brano che Luigi Tenco portò a Sanremo nel 1967 insieme a Dalida che lo ripropose poi a Canzonissima nel 1971. Il brano, indissolubilmente legato ai tragici fatti che accompagnarono la scomparsa di Tenco, ha sempre portato con sé zone di oscurità. “David Zard, che proprio nella seconda metà degli anni Sessanta ha collaborato con Tenco, qualche mese fa in taxi a Londra mi ha rivelato che esisteva un’altra versione di ‘Ciao amore ciao’, e che era stato proprio Luigi a raccontarglielo. Nella sua versione originale era un brano antimilitare e il testo fu censurato. L’ho registrata col telefonino poi sono arrivata a casa, e coi rumori del taxi e delle auto in sottofondo ho provato subito a ricantarla e a registrarla e l’ho sentita subito mia. È sicuramente uno dei pezzi del disco che preferisco, e a cui ho voluto “restituire” i versi della prima versione della canzone sui mali della guerra.”
E per finire, Amandoti, il brano di Giovanni Lindo Ferretti, completamente riscritto nella partitura e con una nuova produzione a testimoniarne l’attualità storica e musicale. È uno dei successi più acclamati nei concerti live, e una delle cover più riuscite ed amate nella produzione di Gianna. “Ho voluto metterla perché ha sempre avuto un successo straordinario dal vivo. Ha un nuovo arrangiamento più rock creato da Davide Tagliapietra e penso davvero che sia travolgente.”
In HITSTORY compare anche un remake d’eccezione, Un’estate italiana: un brano con il quale, per anni, sembrava che Gianna avesse litigato. Scritto da Giorgio Moroder per Italia ’90 è diventato presto un inno, un successo mondiale. Questa contenuta in HITSTORY è una nuova versione inedita interamente interpretata da Gianna e contiene una rarissima versione live dei cori registrati a Firenze e Lecce. “Non accettavo che questa canzone fosse così popolare solo per via del calcio, l’ho sempre sottovalutata. Ma quando vedo la gente che si abbraccia mentre la ascolta, mi fermo a riflettere. Le canzoni quando hanno quel tipo di successo, diventano di tutti. Ho deciso quindi di evitare tutte le mie seghe mentali, e di farne una versione mia, live, rock. E di restituirla al pubblico che l’ha amata più di me. Di proporla nella mia storia, perché indiscutibilmente fa parte della mia storia.”
Ma le sorprese continuano: la scelta dei brani alterna grandi successi con canzoni che Gianna ha voluto inserire perché realmente parte di quella storia che vuole raccontare di sé. Una fiaba che riguarda la sua vita vera. Quella di oggi, rappresentata anche nell’artwork dell’album. Infatti, il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, rielaborato graficamente dall’artista Alberto Bettinetti [zanzara] che da anni segue tutto l’ambito visivo di Gianna Nannini, ha dato vita al fantastico GIOCAGIANNA, una esclusiva versione del Gioco dell’Oca, con il quale si potrà ripercorrere la carriera di Gianna grazie alle immagini e ai pensieri di Gianna stessa. Il GIOCAGIANNA è anche un omaggio alle sue radici. “Un modo di ripercorrere la mia carriera con un gioco. Non sono un’oca ma sono ‘dell’Oca’, mi sono sempre presa i miei rischi e in fondo… me la sono sempre giocata! E lo faccio anche questa volta. Me la gioco… ai dadi.”
L’immagine della cover dell’album rappresenta anch’essa un istante di vita reale: “La iCoverPhoto seduta sulla statua di Peter Pan è l’immagine che più di ogni altra riflette questo periodo speciale, questa nuova vita piena di gioia e piena di grandi soddisfazioni personali: una foto vera per raccontare una storia vera, forse una delle prime iCoverPhoto ma in questo caso realizzata da un fotografo d’eccezione.” Al parco di Kensington di Londra in una pausa dalla registrazione del disco, un pomeriggio Gianna decide di raccontare a Penelope e al piccolo Giacomo, suo compagno di giochi, la storia della celebre statua di Peter Pan, a dir poco leggendaria per i bambini del Regno Unito. Deposta di notte nel parco all’insaputa dalla regina, la statua di Peter Pan viene scoperta in una bella mattinata di sole dai bambini di Londra, che felici iniziano a giocarci intorno per festeggiare quel personaggio che tanto li aveva fatti sognare. Con il loro entusiasmo costringono la regina a desistere dall’intento di farla rimuovere, in qualche modo “la vincono loro”. Penelope affascinata da questa storia si arrampica, ma Gianna la precede per mostrarle la strada e giunta in cima viene inaspettatamente ritratta dallo smartphone di Giacomo che con quel gesto immortala un momento vero e felice che Gianna ha scelto per rappresentare il progetto discografico che più di ogni altro racconta la sua vera storia.
Anche questa una favola. La sua.