Sarà in radio e sulle piattaforme digitali da venerdì 19 giugno “Non avevano ragione i Maya”, il nuovo singolo di Chiara Galiazzo firmato da Dario Faini e Alessandro Raina che anticipa l’uscita del suo nuovo album di inediti “Bonsai (come fare le cose grandi in piccolo)” in uscita il 3 luglio (Sony Music).
Secondo una profezia attribuita ai Maya, il 21 dicembre del 2012 il mondo sarebbe cambiato per sempre, per gli ottimisti sarebbe iniziata una nuova era di trasformazione spirituale, per i pessimisti quella sarebbe invece stata la data della fine del mondo. In questo brano la profezia dei Maya diventa il simbolo delle difficoltà superate contro tutto e tutti e la sintesi dei temi principali dell’intero album: il viaggio sia come esperienza reale che come percorso interiore, e la cura per le cose essenziali, in questo caso la felicità.
“Non importa quanto viaggerai, il percorso interiore che intraprenderai prima di arrivare alla tua personale meta, l’importante è che ovunque tu sia porti con te la consapevolezza e l’ amore per le cose che fai. Quella frase ‘’siamo una storia che non finirà’’ è un po’ il sospiro di sollievo quando il peggio è passato e si è sopravvissuti alla tempesta.” Racconta Chiara.
Dopo “L’ultima canzone del mondo” uscita il 22 novembre, che ha avuto come sfondo i ghiacciai dell’Islanda, “Honolulu”, pubblicato il 17 aprile, e l’assaggio del brano “Bambola Daruma” che puntava dritto al Giappone”, “Non avevano ragione i Maya” evoca il Messico ed è la nuova tappa del personalissimo mappamondo che Chiara racconta nel suo nuovo progetto.
“Bonsai (come fare le cose grandi in piccolo)” nasce da un lavoro durato due anni e la cura per le piccole cose preziose. Fondamentali sono stati gli amici autori che hanno affiancato in questo nuovo progetto Chiara come compagni di viaggio e di scrittura tra cui Dario Faini, Alessandro Mahmoud, Federica Abbate, Cheope, Danti, Roberto Casalino, Alessandra Flora, Alessandro Raina, Davide Napoleone, Valeria Pamitessa, Piero Romitelli e Francesco Catitti, in arte Katoo, che ha anche prodotto l’album.