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Rosalía, giovane stella emergente della scena musicale spagnola debutta in Italia con “Malamente”, il singolo, da oggi in rotazione radiofonica, che conta già 14 milioni di stream e visualizzazioni su Spotify e su YouTube. Il brano anticipa “El Mal Querer”, l’ album di prossima uscita con nuove e ancora più forti influenze dal flamenco, che l’artista ha presentato live lo scorso 15 giugno in occasione del Sónar a Barcelona e a seguire al Cultura Inquieta Festival di Madrid il 5 luglio.

Rosalía è un’artista completa: popstar che balla il flamenco, cantautrice che scrive la sua musica e produttrice che segue la maggior parte delle fasi di lavorazione dei suoi progetti.

Quando succedono tante cose in un breve periodo di tempo, abbiamo l’impressione che questo si dilati. Ed è proprio quello che è successo con Rosalía: è passato solo un anno dalla pubblicazione del suo disco di debutto ed è stato come alzare il sipario di una grande storia appena iniziata. Quella giovane e brillante artista da dietro le quinte ha iniziato a risplendere sotto i riflettori con un ruolo da protagonista, elettrizzando il pubblico più vario. È venuta per restare, dando mostra della miglior qualità possibile: non lasciare nessuno indifferente.

Arriva quindi “Malamente”,  singolo tanto atteso quanto sorprendentemente inaspettato: tango flamenco del XX secolo o urban pop? In realtà è entrambe le cose nello stesso momento.

Classe 1993, Rosalia Vila, aka Rosalía, era una cantante eccezionale e si è rivelata un’artista fondamentale. Se il precedente e molto apprezzato album “Los Ángeles” l’ha vista riscoprire lo stile flamenco, adesso Rosalía con il nuovo album fa un ulteriore passo avanti e mette insieme un sound insolito e unico, risultato della stretta collaborazione con El Guincho, musicista originario delle Isole Canarie e rinomato a livello internazionale. Ed è alle Canarie, precisamente a El Hierro, che ha preso forma inizialmente “Malamente”; tutto ha avuto inizio durante alcune sessioni occasionali di registrazione durante le quali è stato utilizzato il tambor herreño (percussione tipica dell’isola) combinato con beat elettronici da drum machine 808, battiti di mano tipici del flamenco e synth.